TASSI DEI MUTUI: LA BCE VALUTA UNA RIDUZIONE

Nella riunione di marzo i consiglieri della Banca centrale europea hanno riconosciuto che “gli argomenti a favore della possibilità di prendere in considerazione i tagli si stanno rafforzando”

Dal verbale dell’ultima riunione della Banca centrale europea (Bce), che si è tenuta all’inizio di marzo, emerge che i membri del Consiglio direttivo cominciano a vedere argomenti a favore della considerazione di un calo dei tassi di interesse. Come si evince dalla sintesi di quanto deciso il 6 e 7 marzo, i consiglieri della Bce hanno riconosciuto che, “sebbene fosse prudente attendere dati e prove, le ragioni per prendere in considerazione un taglio dei tassi si erano rafforzate”.

A suffragare questo giudizio nel corso della riunione sono state le ultime proiezioni macroeconomiche degli esperti della Bce, che vedono un miglioramento delle previsioni di inflazione e un peggioramento della crescita, nonché nuovi progressi nei tre criteri indicati dal Consiglio direttivo nel 2023 e una valutazione di rischio più equilibrata.

La politica della Bce deve rimanere basata sui dati

I membri del Consiglio direttivo hanno tuttavia sottolineato la necessità che le politiche della Bce rimangano basate sui dati e sugli elementi della funzione di reazione dell’istituzione. Di conseguenza, tutti i membri hanno concordato con la proposta del capo economista della Bce, Philip Lane, di mantenere invariati i tassi di interesse, mentre c’è stato consenso sul fatto che sarebbe stato prematuro discutere di tagli dei tassi nella riunione di marzo.

Taglio dei tassi, più informazioni a giugno

Nella conferenza stampa successiva alla riunione del Consiglio direttivo della Bce, la presidente Christine Lagarde ha sottolineato che il processo di disinflazione in corso nella zona euro offre maggiore fiducia, “ma non abbastanza”, aggiungendo che, anche se non ci sarà qualche informazione in più in aprile, ce ne saranno “molte di più a giugno”. Lagarde ha inoltre voluto precisare che nella riunione di marzo non si è discusso di un abbassamento dei tassi e che l’organo direttivo ha appena iniziato a discutere dell’adeguamento della sua politica restrittiva.

Secondo quanto sottolineato nella riunione del Consiglio direttivo di marzo, “oltre alle nuove proiezioni macro dello staff Bce, il Consiglio direttivo avrà a disposizione molti più dati e informazioni entro la riunione di giugno, soprattutto sulla dinamica salariale. Al contrario, le nuove informazioni disponibili in tempo per la riunione di aprile sarebbero molto più limitate, rendendo più difficile avere per allora sufficiente fiducia sulla sostenibilità del processo di disinflazione”.

Se non imminente, potrebbe però essere vicino l’atteso taglio dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea. E giugno potrebbe rivelarsi il mese chiave. Del resto, se guardiamo oltreoceano, la Federal Reserve nell’ultima riunione, pur lasciando i tassi invariati, ha previsto nel 2024 tre tagli del costo del denaro, per un totale di 75 punti base.

Articolo tratto da: https://www.idealista.it/news/finanza/economia/2024/04/09/180374-la-bce-valuta-una-riduzione-dei-tassi-di-interesse

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