
L’organismo guidato da Lagarde ha deciso un nuovo taglio di 25 punti base
Nel clima di incertezza generale, con la crescita economica “minacciata” dai dazi imposti dal presidente Trump, la BCE ha deciso di proseguire la sua politica di riduzione del costo del denaro. Nell’ultima riunione di giovedì 17 aprile il massimo organismo monetario dell’Unione, come si aspettavano i principali analisti del settore, ha deciso un taglio dei tassi di interesse di 0,25 punti base, portandoli al 2,25%. Vediamo quali saranno gli effetti sui mutui a tasso fisso e variabile di questa nuova riduzione secondo le simulazioni di idealista/mutui.
Con questa nuova riduzione di 25 punti base, i tassi di interesse della BCE saranno fissati a partire dal 23 aprile 2025, ai seguenti valori, almeno fino al 5 giugno, data della prossima riunione della BCE.
Il tasso di intesse sui depositi presso la banca centrale è ridotto al 2,25%.
Il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale è sceso al 2,4%.
ll tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale scende al 2,65%.
Il comunicato sui tassi della BCE
Il commento di idealista/mutui
Come saranno i tassi dei mutui adesso: le previsioni
Quando si riunirà la BCE?
Il comunicato sui tassi della BCE
Nel comunicato in cui l’organismo guidato da Christine Lagarde spiega le ragioni che hanno spinto il Consiglio direttivo ad adottare questa decisione si legge: “La decisione di ridurre il tasso sui depositi presso la banca centrale, mediante il quale il Consiglio direttivo orienta la politica monetaria, scaturisce dalla valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria.
l processo disinflazionistico è ben avviato. L’andamento dell’inflazione ha continuato a rispecchiare le attese dei nostri esperti; a marzo sono diminuite sia l’inflazione complessiva sia quella di fondo. Anche l’inflazione dei servizi ha segnato una marcata attenuazione negli ultimi mesi. Le misure dell’inflazione di fondo suggeriscono perlopiù che l’inflazione si attesterà stabilmente intorno all’obiettivo del 2% a medio termine perseguito dal Consiglio direttivo.
La dinamica delle retribuzioni si sta moderando e i profitti stanno parzialmente assorbendo l’impatto sull’inflazione di una crescita salariale tuttora elevata. L’economia dell’area dell’euro ha acquisito una certa capacità di tenuta agli shock mondiali, ma le prospettive di espansione si sono deteriorate a causa delle crescenti tensioni commerciali. È probabile che la maggiore incertezza riduca la fiducia di famiglie e imprese e che la risposta avversa e volatile dei mercati alle tensioni commerciali determini un inasprimento delle condizioni di finanziamento. Tali fattori possono gravare ulteriormente sulle prospettive economiche per l’area dell’euro.
Il Consiglio direttivo è determinato ad assicurare che l’inflazione si stabilizzi durevolmente sul suo obiettivo del 2% a medio termine. Soprattutto nelle attuali condizioni caratterizzate da eccezionale incertezza, l’orientamento di politica monetaria adeguato sarà definito seguendo un approccio guidato dai dati, in base al quale le decisioni vengono adottate di volta in volta a ogni riunione.
In particolare, le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di interesse saranno basate sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione, considerati i nuovi dati economici e finanziari, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria, senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi”.
Il commento di idealista/mutui
Secondo Fabio Femiani, responsabile di idealista/mutui per l’Italia: “La Banca Centrale Europea non sembra aver cambiato la sua tabella di marcia in risposta al nuovo terremoto commerciale scatenato dai dazi annunciati da Donald Trump. Il Consiglio direttivo ha optato per un taglio dei tassi dello 0,25%, anticipando un possibile rallentamento dell’attività economica nell’Eurozona.
Nel breve periodo, la decisione è accolta positivamente da chi ha un mutuo a tasso variabile o sta pensando di accenderne uno nuovo. Tuttavia, si dovrà monitorare attentamente la reazione degli istituti di credito, che potrebbero aumentare i costi dei prestiti e irrigidire i criteri di concessione, in previsione di una possibile frenata dell’economia.
Nel medio termine resta da capire quale direzione prenderà l’inflazione: da una parte potrebbe salire a causa dell’effetto dei dazi, dall’altra potrebbe essere spinta al ribasso da un calo dei consumi”.
gli effetti sui mutui dei tagli BCE
Come saranno i tassi dei mutui adesso: le previsioni
Analizzando gli effetti del nuovo taglio dei tassi di interesse sui mutui, secondo Femiani, “Quanto ai mutui a tasso variabile – secondo Femiani – possiamo affermare che, come spesso accade, il mercato ha già anticipato e assorbito la decisione della BCE. Le rate dei mutui variabili in questi mesi sono tornate a scendere. Rispetto all’ultimo taglio, oggi per ripagare lo stesso mutuo si risparmiano oltre 40 euro.
Ovviamente il taglio di 0,25% è a valere sul tasso BCE, ma se comunque immaginassimo un abbassamento di “pari passo” anche dell’Euribor, la rata potrebbe scendere di ulteriori 30 euro circa. Paragonato allo stesso mese del 2024 i titolari del medesimo finanziamento a tasso variabile, oggi potrebbero trovarsi nelle tasche quasi 200 euro in più al mese.
Discorso inverso va fatto invece sull’IRS di lunga durata: con la discesa impetuosa dell’euribor, fisiologicamente l’indice di riferimento del tasso fisso è salito: l’IRS a 30y ha acquisito almeno 40 bp rispetto la chiusura del 2024. Non una buonissima notizia per la maggioranza degli utenti che hanno in programma di finanziare l’acquisto della propria casa con un mutuo a tasso fisso. Oggi la stessa rata risulta più cara di oltre 50 euro, che potrebbero arrivare a 60, se l’indice rintuzzasse ulteriormente al rialzo contestualmente al nuovo taglio dell’euribor (nella simulazione di idealista/mutui, abbiamo ipotizzato una lieve crescita di 7 bp)”.
Articolo tratto da: https://www.idealista.it/news/finanza/mutui/2025/04/17/229199-nuovo-taglio-dei-tassi-bce-ad-aprile-quali-saranno-gli-effetti-sui-mutui?utm_medium=email&utm_campaign=news_daily&utm_campaigntype=retention&utm_creation=news_daily_20250418&utm_date_send=2025-04-1807:21:19&utm_link=m1TitularNode229199&utm_project=visitGeneration&utm_recipient_id=3806086342&utm_recipient_list=3&utm_source=newsletters