Una recente sentenza emessa dalla Corte di Cassazione potrebbe interessare molti futuri proprietari di casa, in quanto la Corte ha offerto una nuova prospettiva sulle agevolazioni IVA legate all’acquisto della prima casa.
Fino ad ora, molti ritenevano che, per beneficiare dell’IVA agevolata, fosse necessario dichiarare i requisiti necessari già nel contratto preliminare. Tuttavia, grazie all’ordinanza n. 9084 del 5 aprile 2024, si è intervenuti su questo aspetto, semplificando la procedura per ottenere il vantaggio fiscale stabilendo che la prima casa sconta l’IVA agevolata anche senza dichiarazione da parte dell’acquirente nel preliminare.
Il caso
La questione nasce da un avviso di accertamento per imposte dirette, IVA e sanzioni, notificato a una società di costruzioni, che ha sollevato dubbi sull’aliquota IVA applicabile agli acconti ricevuti su base di contratti preliminari di compravendita di immobili. In precedenza, la Commissione tributaria regionale aveva escluso l’applicabilità dell’IVA agevolata a tali acconti, sottolineando l’assenza di una dichiarazione esplicita nei contratti preliminari.
La società di costruzioni porta il caso alla Suprema Corte, sostenendo che la mancata dichiarazione nel preliminare non dovrebbe automaticamente escludere la possibilità di applicare l’IVA agevolata, purché questa venga dichiarata nell’atto definitivo di acquisto. La Corte di Cassazione ha accolto questa tesi, stabilendo un importante precedente.
La decisione
Secondo la Cassazione, se al momento della firma dell’atto definitivo di acquisto sussistono i requisiti per l’agevolazione e l’acquirente dichiara esplicitamente di possederli, le somme anticipate, come acconti o caparre, devono essere sottoposte all’aliquota IVA agevolata.
Ciò significa che non sono previste sanzioni per gli acquirenti che dichiarano di soddisfare i requisiti solo al momento della conclusione del contratto definitivo, purché questi siano effettivamente posseduti.
Conclusioni
Questa sentenza rappresenta un chiarimento significativo per chi sta pianificando l’acquisto della propria prima casa, offrendo una maggiore flessibilità sul momento in cui dichiarare i requisiti per l’IVA agevolata.
La recente sentenza della Corte di Cassazione, infatti, ridefinisce il panorama dell’IVA agevolata per l’acquisto della prima casa, allentando le rigidità sui requisiti di dichiarazione. Acquirenti e costruttori godono ora di maggiore flessibilità.
Articolo tratto da: https://www.immobiliare.it/news/iva-sulla-prima-casa-la-cassazione-cambia-le-regole-200137/